Mi ha colpito il modo in cui questo bambino Berbero si mimetizzava tra i pochi alberi di questo immenso deserto, il primo al Mondo per dimensione;
sembra assumere una posizione in armonia con le piante, come fanno gli animali per nascondersi dai predatori quando sono predati e come fanno i predatori per passare inosservati dai predati prima di attaccarli…posizionati a favore del vento…nello stesso modo il ragazzo si è posizionato controluce.
È apparso a noi che in corsa eravamo da ore alla guida dei nostri fuoristrada concentrati sul percorso … ed è rimasto immobile.
Due elementi mi sono saltati in mente da questa scena che sono in contrasto con il nostro modus vivendi:
“La discrezione” e il “tempo”.
La sua “discrezione” in netto contrasto con il nostro esuberante apparire. “Il tempo”, che noi siamo sempre lì a rincorrere mentre lui immobile è lì che lo attende…
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