Il viaggio è l’unica cosa che più compri e più ti arricchisce

Il viaggio è l’unica cosa che più compri e più ti arricchisce

Per viaggiare, non serve necessariamente imparare bene le lingue…

Per viaggiare bisogna prima di tutto sapersi connettere con i luoghi e con le persone che vivono in quei luoghi…

Bisogna avere la curiosità di conoscere e darsi il giusto tempo per osservare le cose;

guardarsi intorno e magari farlo più volte

Solo allora si potrà approfondire una conoscenza e di conseguenza innamorarsi di ciò che si osserva…

già perché solo se si è connessi, si potrà “sentire” e non “vedere” la bellezza che si va ad incontrare.

“Un buon viaggiatore, non ha piani precisi, il suo scopo non è arrivare” scriveva Lao Tsu.

Namibia, Leone alla pozza - ph. Francesco Ciccotti

Namibia, Leone alla pozza – ph. Francesco Ciccotti

Troppo spesso si parte per un viaggio con delle aspettative sbagliate e con la bramosia di voler vedere un gran numero di posti nuovi e addirittura di volerli inconsciamente vivere come si è abituati a fare nella propria “confort zone”, ma in questo modo, si commette l’errore di non cogliere tutto quello che di nuovo ci si presenta e che si potrebbe percepire.

Madre Teresa di Calcutta diceva: “La felicità è un percorso, non una destinazione”.

Mentre Alphonse de Lamartine, affermava: “Non c’è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita”.

I migliori “viaggiatori”, sono coloro che lasciano a casa le loro convinzioni…gli altri rimarranno dei “turisti”.

Namibia - Incontro con i ghepardi

Namibia, Incontro con i ghepardi – ph. Francesca Scibelli

Grandi pensatori hanno teorizzato significati riguardo l’attitudine a viaggiare e ne sto citando solo alcuni tra i tanti che secondo me rappresentano a pieno il significato di questa propensione e la mia idea di “Viaggio”…tra questi non posso non citare Socrate, il quale scriveva: “Sono un cittadino, non di Atene o della Grecia, ma del mondo”.

Bisogna osservare, annusare, toccare, assaggiare, ascoltare i suoni e anche i silenzi, che spesso più di ogni altro elemento, ci rivelano stati d’animo che ci appaiono sconosciuti.

Provare a scrollarsi di dosso le sovrastrutture che ci inquinano i pensieri, svuotare la testa da tutto ciò che affolla la nostra mente e provare a capire cosa ed il perché di tutto ciò che ci si rivela davanti…senza preconcetti e senza la tirannia del tempo (sempre troppo poco) che si ha a disposizione.

John Ruskin diceva: “Vi fu sempre nel mondo assai più di quanto gli uomini potessero vedere quando andavano lenti, figuriamoci se lo potranno vedere andando veloci”.

Per ultimo, ma non in ultimo, non si può partire senza aver portato con se, oltre il proprio bagaglio di viaggio, un adeguato carico di “umanità…necessario nell’incontro con gli altri…

Gli africani dicono:

Ubuntu

È un’etica o un’ideologia dell’africa subsahariana traducibile come “umanità verso gli altri” e pure “sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone”; è una espressione in lingua Bantu che indica

“benevolenza verso il prossimo”.

E’ una regola di vita basata sulla compassione, il rispetto dell’altro. Appellandosi all’Ubuntu sì è soliti dire: Ubuntu ngumuntu ngabantu: “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”.

Gli Indiani invece dicono:

Namastè

che letteralmente significa “mi inchino a te” (inchinarsi, salutare con reverenza). A questa parola è però implicitamente associata una valenza spirituale, per cui essa può forse essere tradotta in modo più completo come saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te. Unita al gesto di unire le mani e chinare il capo, potrebbe essere resa con: le qualità divine che sono in me si inchinano alle qualità divine che sono in te, o anche, meno sinteticamente

unisco il mio corpo e la mente, concentrandomi sul mio potenziale divino, e mi inchino allo stesso potenziale che è in te.

Namibia, fotografare il tramonto - ph. Francesco Ciccotti

Namibia, fotografare il tramonto – ph. Francesco Ciccotti

In sostanza, dunque, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità sia di chi porge il saluto e di chi lo riceve.

Chiudo con un trailer dell’ultimo viaggio in Namibia, conclusosi qualche giorno fa…un viaggio così ricco e arricchente che mi costringerà ad un editing video molto lungo, tanto è il materiale video girato…e che qui di seguito riporto in estrema sintesi per il piacere di condividerlo anche con i miei compagni di viaggio… Caroline, Claudio, Francesca Maria, Francesca, Lea, Roberto e Stefania.

Video trailer del viaggio in Namibia – video di Francesco Ciccotti

Fotografiamo il Grande Sud – Tunisia 4×4 Fly&Drive

Fotografiamo il Grande Sud – Tunisia 4×4 Fly&Drive

Ponte 25 Aprile – 1 Maggio

Il richiamo del Sahara risuona sempre più forte quando la vita moderna si fa sempre più stretta e opprimente.

Tra poco più di un mese, partiamo per un altro entusiasmante viaggio nel Sahara Tunisino…abbiamo cercato di programmarlo tra le festività del 25 Aprile e del 1 Maggio per darvi modo di non assentarvi troppo dai vostri impegni lavorativi. Questa meravigliosa esperienza che si svilupperà

dal 23 Aprile al 1 Maggio per chi farà il Fly & Drive

dal 22 Aprile al 02 Maggio per chi arriverà in nave.

FOTOGRAFIAMO IL GRANDE SUD

IN 4X4 DAI VILLAGGI BERBERI ALLE DUNE DEL SAHARA TUNISINO

Vi accompagno in questo viaggio avventura in 4×4, per catturare e godersi a pieno la profusione di colori e luci che trasforma il paese e i suoi paesaggi.

Dune - Sahara Tunisino di Francesco Ciccotti

Dune – Sahara Tunisino

Puoi scegliere di venire con il tuo mezzo 4×4, di noleggiare un 4×4 guidato da te o di unirti a noi come passeggero dei veicoli dell’organizzazione.

Vivremo l’avventura del viaggio in fuoristrada, dai villaggi berberi alle dune del Grande Erg Orientale, con i ritmi dettati soprattutto dalle esigenze fotografiche.

La magia della luce, l’aria frizzantina, gli spazi infiniti, i paesaggi desertici, la cultura berbera e l’avventura off-road…accompagneranno il nostro viaggio.

Attraverseremo le regioni sahariane dove è sopravvissuta una vecchissima tradizione tunisina: l’habitat trogloditico, per poi raggiugere il deserto e viverlo come lo si sogna; con un’esperienza di pienezza ed immensità, di silenzio e di mitezza.

Non bisogna necessariamente essere fotografi o aspiranti tali o avere una particolare attrezzatura.

Conta il piacere di vivere e assaporare, con il giusto tempo, paesaggi, persone e culture nelle migliori condizioni di luce.

È sufficiente anche uno smartphone per riuscire a portare a casa egregi ricordi fotografici dell’avventura vissuta.

Sveglia presto e partenza in direzione Sud, dove il deserto appare in tutta la sua rudezza, implacabile. Una vasta pianura pietrosa si apre su dei grandiosi paesaggi di montagne e di altipiani desertici, di dirupi e di picchi rocciosi. Ed è in questo scenario dantesco che sorgono le stupefacenti architetture degli Ksour, granai collettivi fortificati dei nomadi sahariani.

Trascorreremo una giornata a contatto con le vecchie tradizioni berbere attendendo che il tramonto infiammi le mura dei Ksour.

Raggiungeremo poi l’Oasi di Ksar Ghilane, punto di partenza dell’avventura sulle dune. Attraversando una tra le zone più affascinati del deserto tunisino, faremo il pieno di dune scolpite dal vento talvolta dolcemente ondulate, talvolta sollevate in onde impetuose, che all’alba si colorano di giallo e di rosa – spettacolo raro che premia le notti al bivacco.

Punteremo poi verso Tembaine e il Parc du Jebil, fino ad arrivare alla tipica cittadina di Douz dove saluteremo il deserto.

Ultima tappa Kairouan, dove ci inoltreremo nella medina percorrendo le stradine costeggiate da facciate bianche e da porte celeste chiaro, fra le esposizioni dei piccoli venditori dei souks.

Avvertiremo un’atmosfera fuori dal tempo.

Risaliremo poi verso Tunisi per tornare a casa.

L’insieme creato degli splendidi panorami, dalle notti sotto il cielo stellato, dall’affascinante natura e dalla storia di questi luoghi renderà questa avventura indimenticabile.

Bimba berbera di Francesco Ciccotti

Bimba berbera

Programma giorno per giorno

Giorno 1: Partenza dall'Italia per Tunisi

Per chi viene in nave – Partenza dall’Italia traghetto da Civitavecchia per Tunisi alle ore 19:00.

Giorno 2: Trasferimento Tunisi - Hammamet

Per chi viene in aereo – Partenza dall’Italia volo su Tunisi / Trasferimento Tunisi – Hammamet

Arrivo all’aeroporto di Tunisi. Ritiro delle auto a noleggio e primo trasferimento in direzione di Hammamet. Stesso trasferimento per chi arriva in nave.

Pernottamento in hotel a 4 stelle.

Giorno 3: Hammamet - Tataouine

Sveglia presto e ci dirigiamo a Sud verso Tataouine passando per uno degli Ksar più veri e autentici, Ksar Hallouf, nel cuore di un paesaggio arido e montagnoso, di altipiani e ripide vette, dove sorgono le sorprendenti architetture dei Ksour. Situati nel mezzo del nulla, simili a grandi alveari di color roccia, questi ‘’castelli del deserto’’ (‘’Ksour’’), erano un tempo punti di raduno dei semi-nomadi della regione, nei quali venivano stoccati i raccolti, al sicuro da saccheggiatori, in alveoli sovrapposti chiamati “ghorfas”. Visiteremo poi Chenini, antico villaggio berbero e Douiret con il suo imperdibile Museo.

Cena e pernottamento in una casa troglodita.

Giorno 4: Tataouine - Ksar Ghilane

Dopo colazione partiremo alla volta di Ksar Ghilane, frontiera fra il deserto di sabbia e il deserto di pietra. Da qui comincia la nostra avventura sulle dune non senza aver provato l’ebrezza di un bagno sotto le palme in una “piscina” naturale di tiepida acqua.

Primo bivacco in campo tendato tra le dune.

Giorno 5 e 6: Ksar Ghilane – El Mida – Tembaine – Parco del jebil

Attraverseremo una parte del Grande Erg Orientale che offre i più bei panorami di dune scolpite dal vento. Talvolta dolcemente ondulate, talvolta sollevate in onde impetuose. Il paesaggio sempre diverso cela anche delle sorprese: pozzi insabbiati, montagne sovrastanti le dune, conche che nascondono dei cespugli e degli arbusti.

Bivacchi tra le dune.

Giorno 7: Douz

Ultimo giorno di deserto e arrivo nel pomeriggio a Douz, denominata anche “la Porta del Deserto”. Pomeriggio libero per una passeggiata in piazzetta e tra i negozietti.

Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 8: Douz - Kairouan

Sveglia presto e partenza alla volta di Kairouan, affascinante città ancorata ad un passato lontano. Città santa dell’islam, Patrimonio mondiale dell’Unesco, possiede tante meraviglie: dalla medina, alla venerabile Grande moschea, dai Bacini aghlabidi, all’incantevole mausoleo di Sidi Saheb decorato con ceramica, dal pozzo Barrouta ai numerosi laboratori dove si fabbricano i tappeti annodati più famosi della Tunisia.

Pranzo libero in uno dei ristoranti tipici. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 9: Kairouan - Tunisi

Trasferimento verso Tunisi per il rientro in Italia, in aereo (piano voli da definire) o in nave e arrivo a Civitavecchia il giorno successivo

 

Alba - Sahara Tunisino di Francesco Ciccotti

Alba – Sahara Tunisino

Vista la tipologia dell’itinerario, programmato in zone “difficili”, potranno esserci anche significativi cambi di programma/percorso derivanti da eventi atmosferici, problemi di sicurezza, revoche di permessi.

In questi casi metterermo in atto i cambi di percorso necessari in accordo con le autorità locali, concordando con loro l’eventuale nuovo itinerario, privilegiando sempre la sicurezza dei Partecipanti.

PREZZI

  • Pilota auto propria/noleggio € 1.650,00
  • Passeggero auto propria/noleggio € 900,00
  • Passeggero veicolo organizzazione € 1.650,00
  • Supplemento singola € 300,00

VOLO AEREO:da quotare al momento della prenotazione
NOLEGGIO AUTO: € 1.280,00 – prezzo del noleggio si intende per vettura completa

LA QUOTA COMPRENDE

valida per un minimo di 10 partecipanti

  • Tutte le strutture turistico ricettive previste nel programma in camera doppia, con trattamento in mezza pensione, bevande escluse;
  • Transfer da e per aeroporto fino al punto di noleggio auto;
  • Pranzi tipici a bivacco – acqua inclusa;
  • Cene tipiche a bivacco – acqua inclusa;
  • Tutte le colazioni in strutture ricettive o a bivacco;
  • Permessi per il deserto;
  • Utilizzo completamente gratuito del telefono satellitare in caso di emergenza;
  • Assicurazione sanitaria AXA (o similare);
  • Fotografo professionista istruttore;
  • Presenza veicolo assistenza con guide locali;

Nota: i servizi erogati sono calcolati per un minimo di 10 Partecipanti. Se il viaggio verrà confermato con meno partecipanti l’organizzazione si riserva di eliminare qualche servizio che verrà comunicato mezzo mail agli iscritti senza snaturare lo spirito del viaggio.

LA QUOTA NON COMPRENDE

Tutto quanto non espressamente indicato nei precedenti paragrafi ed in particolare:

  • Noleggio auto, quotato a parte;
  • Volo, quotato a parte;
  • Tutti i tipi di bevande extra ai pasti;
  • Carburante e pedaggi autostradali.
Sahara tunisino di Francesco Ciccotti

Mare di sabbia – Sahara tunisino

Algeria 4×4 – Tour alla scoperta del Tassili

Algeria 4×4 – Tour alla scoperta del Tassili

30/10/2021 – 22/11/2021

Tour in fuoristrada 4×4 in Algeria nel Tassili, con il Tadrart e l’Admer, dove ci godremo dune, piste leggendarie, pitture e incisioni rupestri, archi naturali.

Utilizzeremo il nostro fuoristrada 4×4 per visitare e conoscere il nostro più remoto passato, a toccata di mano, che rimarrà impresso nella memoria e nello spirito come esperienza di vita incredibile.

Punteremo decisi verso sud via asfalto per raggiungere Djanet, detta la “perla del Tassili”, percorrendo comunque una strada interessante, apparentemente dipinta tra le sabbie del Grand Erg Orientale. Visiteremo quindi la zona del Tadrart, una delle più belle del nostro amato Sahara, naturale prosecuzione dell’Acacus libico.

Toccheremo i punti più belli da Ali Demna a Tin Merzouga

attraverso un percorso collaudato ma inusuale senza farci naturalmente mancare le fantastiche dune dell’Erg Admer!

Al rientro taglieremo molto asfalto, e percorreremo una fantastica pista che da Illizi ci porterà verso il Tifernine e Gara Khanfoussa, con le altissime dune di questo meraviglioso erg, in uno scenario che è rimasto chiuso al turismo per moltissimi anni.

Il tutto sotto l’attenta regia e organizzazione del un tour operator Desartica che ha fatto la storia dei viaggi nei deserti, con attrezzati Unimog 4×4 come assistenza e garanzia di recupero veicoli malauguratamente in panne.

Sarà possibile seguirci con il proprio mezzo 4×4 o semplicemente come passeggeri dei veicoli organizzazione, muniti solo di zaino e sacco a pelo, o in alternativa raggiungendoci in aereo a Djanet e ripartire da lì.

Programma giorno per giorno

30 OTTOBRE Partenza da Genova
Orario nave 15:00
31 OTTOBRE Tunisi – Gafsa

Dopo aver sbrigato le formalità doganali, puntiamo verso sud per la prima tappa. Ci riposeremo in nave e affronteremo questa prima tappa di sera, guidando comunque tranquilli e in accortezza. Ma almeno ci portiamo un po’ avanti verso la frontiera.

Cena “frugale” lungo il percorso e hotel a Gafsa.

1 NOVEMBRE El Oued

Partenza di prima mattina per la frontiera di Taleb Arbi, incontro con la guida e disbrigo delle formalità nelle solite 3 o 4 ore. Abbiamo previsto di arrivare a El Oued nel tardo pomeriggio. Approfitteremo oggi di un po’ di tempo per riempire i serbatoi supplementari e le eventuali taniche di scorta. Viaggeremo con un po’ di peso in più ma risparmieremo tempo nei prossimi giorni.

Pernottamento e cena in hotel a El Oued.

2 – 5 NOVEMBRE Djanet

Trasferimento verso Djanet. Incontreremo qui chi ci raggiunge in aereo e arriverà in tarda notte tra il 5 e il 6 novembre.

Campi lungo il percorso e l’ultimo giorno campo sulla sabbia nel Tassili.

6 – 11 NOVEMBRE Tadrart

Le propaggini terminali del mitico Teneré ci accompagnano in direzione sud. In lontananza cominceremo a intravedere le imponenti falesie del Tadrart, con le sue vallate sabbiose, magiche. Una grotta, delle pitture, un anfiteatro di sabbia rossa, una duna di 150 metri, un dedalo tra falesie… a ogni curva rimarremo a bocca aperta.

Campi nella magia lungo il percorso.

12/13 NOVEMBRE Djanet – Erg Admer

Ritorneremo quindi verso Djanet dove rifaremo il pieno di carburante e scorte alimentari e punteremo l’Erg Admer per una scorpacciata di dune.

Bivacchi sotto le stelle.

14 NOVEMBRE Illizi

Salutiamo gli amici che ripartono in aereo e proseguiamo il nostro tour in direzione nord. Arriveremo a Illizi.

Bivacco

15/16 NOVEMBRE Erg Tifernine e Gara Khanfoussa

Le nostre due mete tra fantastiche e altissime dune prima di riprendere l’asfalto in direzione “casa”.

Bivacchi lungo il percorso.

17 – 19 NOVEMBRE Frontiera di Taleb Arbi

Riprendiamo l’asfalto e punteremo verso NORD per il rientro. Arrivo previsto in frontiera nel pomeriggio/sera del giorno 20 novembre.

Bivacchi lungo il percorso.

20 NOVEMBRE Hammamet

Arriveremo nel tardo pomeriggio ad Hammamet.

Cena e pernottamento in uno splendido hotel a 5*

21 NOVEMBRE Tunisi

Mattinata libera e ritrovo al Porto della Goulette di Tunisi nel primo pomeriggio. Partenza del traghetto alle 18:00.

Pernottamento a bordo.

22 NOVEMBRE Arrivo a Genova

Vista la tipologia dell’itinerario, programmato in zone “difficili”, potranno esserci anche significativi cambi di programma/percorso derivanti da eventi atmosferici, problemi di sicurezza, revoche di permessi.

In questi casi Desartica metterà in atto i cambi di percorso necessari in accordo con le autorità locali, concordando con loro l’eventuale nuovo itinerario, privilegiando sempre la sicurezza dei Partecipanti.

SAHARA ALGERINO IN TV SU “KILIMANGIARO”…

SAHARA ALGERINO IN TV SU “KILIMANGIARO”…

Ciao a tutti, in attesa di ripartire con i nostri viaggi WABI SABI per mare e per terra… vi annuncio che oggi pomeriggio 7 Marzo, su RAI 3, alla trasmissione televisiva “KILIMANGIARO”, condotta da Camila Raznovich, intorno alle 17,00 dopo la pubblicità, sarà trasmesso il mio video documentario sull’ultimo viaggio avventura che ci è stato permesso fare, prima della Pandemia, nel Sahara Algerino.

Buona visione e spero di rivedervi molto presto per nuove avventure…Francesco 

Algeria – La via del desertoKilimangiaro Rai 3 di Francesco Ciccotti

VIAGGIO AVVENTURA NEL SAHARA ALGERINO…

VIAGGIO AVVENTURA NEL SAHARA ALGERINO…

Il deserto non è soltanto un luogo fisico,

ma uno stato mentale

Sahara algerino – video di Francesco Ciccotti

I Deserti sono i luoghi più caldi e aridi della terra, in alcuni non piove mai e ricoprono un terzo della superficie del pianeta. Il Sahara è il più esteso copre un’area grande quanto l’Australia, torrido e senza alcun punto di riferimento. 

Terra dei berberi, popolo di uomini liberi, che per secoli ha lottato contro i conquistatori stranieri. Questo territorio aspro, è proiettato verso spazi infiniti.

Il nostro viaggio è iniziato percorrendo la trans sahariana, filo di Arianna che non si può abbandonare. Se si lascia la strada si è perduti…a meno che non si attraversa in compagnia di una guida esperta e con l’ausilio di moderne tecnologie di navigazione, quali GPS, SATELLITARE e abbondanti scorte di acqua, viveri e carburante.

Dopo aver attraversato un paesaggio arido e deturpato dagli innumerevoli impianti estrazione di petrolio arriviamo a Illizi porta d’entrata del Tassili N’Ajjer.

Sahara algerino

Sahara algerino – ph. Francesco Ciccotti

 

Il deserto rappresenta una sfida per gli uomini e così è stato anche per noi che ci arriviamo attrezzati con i nostri mezzi equipaggiati per i raid di questo livello…ci addentriamo nell’infinita distesa di sabbia, esperienza che regala emozioni uniche in fuoristrada.

Primo Erg che incontriamo è: ISSAOUANE

Gli Erg sono vaste aree di sabbia in movimento, con poca o nessuna copertura vegetale. Issaouane è un tratto di deserto fatto di dune stellari ed a barcana, dai colori bellissimi e caldi.

L’adrenalina raggiunge i suoi massimi picchi, con i 4×4 scalvalchiamo dune dalle forme più svariate: alte, basse, sovrapposte, dalle tipiche cime aguzze e con fianchi più o meno grandi.

Sulla sabbia in mezzo al nulla, il deserto appare sterile, ma se si sa dove guardare…..si possono trovare gioielli…Fulgoriti e Rose del Deserto. Le tamerici creano un contrasto favoloso stagliandosi sui suoli biancastri da dove si ergono montagne di sabbia dai colori caldi. 

Dopo aver guidato per molte ore, il tramonto ci ricorda che è tempo di bivacco. Imperdibili i giochi di luci e ombre all’alba e al tramonto ai bordi di queste dune bellissime dalle forme sinuose.

Il giorno caldo lascia il posto a gelide notti.

Quando calano le tenebre si accende il cielo stellato meraviglia per gli occhi e per le nostre fotocamere.

Sahara algerino

Intorno al fuco nel deserto – ph. Francesco Ciccotti

 

Al mattino ci si alza presto, prima che il sole sia molto alto..il ritmo di avanzamento è fondamentale. Incontriamo pozzi intorno ai quali sorgono piccoli villaggi berberi, preziose macine e pestelli, amigdale ed altri oggetti litici a testimoniare la vita in quelle stesse aree oggi sommerse dalle morbide sabbie.

Il calore del giorno e il freddo della notte spaccano le pietre disseminate ad avvolgere gli altopiani di dune rosate.

Il grande erg si sposta costantemente, il vento smuove la sabbia…è una barriera difficile da attraversare, passaggi impegnativi tra le dune ed una pista pietrosa ci conducono ad un altro deserto di dune più a ovest, il TIFERNINE. Fatto di dune tra le più alte (sembra raggiungano i 300 metri) è ritenuto invalicabile, una delle parti più desolate del Sahara.

Queste dune altissime ne impediscono la penetrazione, proviamo ad addentrarci nei pochissimi punti accessibili con i nostri mezzi. 

Lo spettacolo è dei più suggestivi e davvero insolito: modellati dal vento i fianchi dell’erg si increspano come un tappeto in onde dalle creste cangianti e la sabbia aranciata disegna e sottolinea le forme sulla sabbia più chiara.

La sabbia dai colori e dai toni accesi ci regala emozionanti silenzi

Solo poche centinaia di persone hanno conoscenza di questo deserto; per un occhio non allenato una duna è solo una duna, ma la guida sa dire quali sono quelle a cui fare riferimento in questo mondo in cui nulla resta fermo.

Tifernine

Fuoristrada nelle alte dune del Sahara – ph. Francesco Ciccotti

 

Le dune più piccole cambiano forma continuamente spostandosi con il vento e sono inaffidabili, ma le dune più grandi sono maggiormente stabili e rivelano i tratti di un disegno più vasto.

Negli anni i forti venti hanno plasmato le dune in lunghe creste parallele, unici punti di riferimento per noi viaggiatori.

La nostra guida berbera osserva il sole e la linea del crinale per stabilire la direzione da seguire. 

Sopravvivere non è difficile ponendo le giuste attenzioni e le dovute precauzioni, di cui ognuno si è fatto padrone già prima di posare le ruote sulla sabbia.

Il pomeriggio, cerchiamo la legna per il fuoco della sera e ci dirigiamo verso Gara Kranfoussa una montagna di 700 metri che si staglia isolata tra le dune.

Dall’alto assaporiamo l’ultima tappa di questo viaggio nel mondo dei berberi, uomini liberi e dai tratti fieri, viaggiatori del deserto orgogliosi delle proprie origini che nonostante lo scorrere del tempo mantengono integra la propria identità.

Al termine di questa intensa esperienza se pur sempre troppo breve, intraprendiamo la via del ritorno, passando nei villaggi alle porte del deserto, dove numerose tribù nomadi si ritrovano per vendere le loro merci.

Oltrepassato il confine con la Tunisia, si apre la distesa del grande lago salato Chot el Jerid, qui milioni di anni fa c’era il mare…ed è questa l’ultima immagine del Sahara che ci porteremo dietro prima di lasciare definitivamente – almeno per il momento – il suggestivo nord’Africa.

Nel deserto si cammina da soli ma non lo si è davvero. ogni passo è un dialogo con se stessi.

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